Autogestione solidale degli immobili di edilizia residenziale pubblica

Il SUNIA ha appena compiuto i suoi primi quarant’anni. Nel corso di questi decenni molte sono state le sfide per il diritto all’abitare con le quali il più grande sindacato degli inquilini italiano si è dovuto misurare. Una di queste è stata e continua ad essere quella per affermare la condivisione dei valori della coesione sociale, della solidarietà, della autodeterminazione, delle regole per una convivenza democratica, civile e responsabile a favore delle famiglie che vivono gli edifici di edilizia residenziale pubblica, le case popolari. Su questi presupposti il SUNIA, in particolare la federazione provinciale di Firenze, da ormai oltre venticinque anni non ha mai rinunciato al convincimento che attraverso l’autogestione, declinata nel suo spirito più autentico, si potesse vivere meglio nei quartieri di edilizia popolare grazie al sostegno, allo slancio, alla perseveranza e anche al sacrificio di molti che in quelle case popolari abitano.
Nel 2012 il SUNIA, insieme a Polis, società di servizi costituita per volontà del SUNIA fiorentino proprio per sostenere le autogestioni, hanno realizzato un importante obiettivo che costituisce allo stesso tempo un traguardo, ma anche un punto di partenza: organizzare un corso di formazione destinato ai responsabili e agli inquilini delle autogestioni di trentatré comuni dell’area fiorentina. Grazie alla grande esperienza, professionalità di chi oggi quotidianamente lavora, collabora nel SUNIA e nella Polis e grazie anche al contributo del fondo sociale europeo attivato attraverso la Provincia di Firenze, il successo riscosso dall’iniziativa è andato oltre ogni rosea previsione tanto da aver destato grande interesse ed attenzione a livello nazionale. Oltre duecentoquaranta sono stati gli inquilini delle case popolari che da aprile fino a dicembre hanno avuto modo di frequentare e apprezzare gli argomenti affrontati nell’impegnativo corso denominato non a caso “autogestione solidale”. In un periodo come quello attuale dove l’individualismo sempre più prevale sull’interesse generale, dove conta quello che si dice di voler fare e non quello che si fa, dove le istituzioni cosiddette intermedie, come i sindacati, vengono etichettate come inutili o addirittura dannose, il SUNIA di Firenze ha dimostrato, anche in questa occasione, che battersi per affermare in comunità complesse di persone diverse per provenienza, cultura, abitudini, età, credo religioso, i valori del rispetto reciproco, del bene pubblico e della condivisione dei processi decisionali anche per aspetti solo apparentemente marginali come le scelte di gestione condominiale, significa battersi per una società più giusta, più aperta, più serena, più “solidale”.

Simone Porzio
segretario generale federazione provinciale SUNIA Firenze

 

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