Superbonus 110%: arriva la proroga al 2023

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nota di aggiornamento del  Documento di economia e finanza 2021 che contiene la proroga al 2023 per il bonus 110%

 

La notizia si rincorre da ormai mesi, con previsioni dalle tinte più o meno fosche, ma soprattutto con prospettive più o meno chiare. Adesso sembrerebbe più o meno ufficiale la proroga diffusa per le detrazioni fiscali del 110% (superbonus 110%) previste dal Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).
Il Consiglio dei Ministri n. 38 del 29 Settembre 2021 ha, infatti, approvato la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 che contiene la tanto attesa proroga al 2023 per il bonus 110%.
“La strategia di consolidamento della finanza pubblica – riporta le premesse della nota di aggiornamento al DEF – si baserà principalmente sulla crescita del PIL stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal PNRR. Nel medio termine sarà altresì necessario conseguire adeguati avanzi primari. A tal fine, si punterà a moderare la dinamica della spesa pubblica corrente e ad accrescere le entrate fiscali attraverso il contrasto all’evasione. Le risorse di bilancio verranno crescentemente indirizzate verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione”.
Ma, aspetto decisivo, in premessa viene anche detto “Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di svariate misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi”.
Superbonus 110%: le risorse del DM 6 agosto 2021 Ricordiamo che recentemente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 6 agosto 2021 che conferma le risorse necessarie per le proroghe già previste dalla Legge di Bilancio 2021 e dal D.L. n. 59/2021. L’attuale orizzonte temporale per il superbonus 110% è il seguente:

 

Tutti i beneficiari (compresi gli edifici unifamiliari)
Scadenza finale: 30/06/2022
Persone fisiche con edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità
Tipologia Termine per il 60% dei lavori: 30/06/2022 – Scadenza finale: 31/12/2022
Condomini
Scadenza finale: 31/12/2022
IACP
Tipologia Termine per il 60% dei lavori: 30/06/2023 – Scadenza finale: 31/12/2023

 

Nuove possibilità di proroga

Oggi si apre la possibilità di una nuova proroga al 2023: l’impegno a proseguire con le agevolazioni fiscali verrebbe inserito nella manovra contenuta nella legge di Bilancio 2022.
Tutti felici e contenti, se non fosse che la nuova, possibile data di scadenza fa sorgere spontanea una domanda: perché le proroghe a incentivi così importanti, che contribuiscono a dare un impulso fortissimo al mercato, hanno sempre un orizzonte temporale così ristretto?

 

Superbonus: conveniente ma impegnativo

Il Superbonus 110%, Ecobonus e Sismabonus prevedono interventi piuttosto complessi, impegnativi in termini di tempo, costi e materiali. Basti pensare alla realizzazione del cappotto termico, oppure agli interventi di miglioramento sismico degli edifici (spesso comprensivi anche di demolizione e ricostruzione), o ancora all’installazione di pannelli
fotovoltaici e di impianti energetici ad alta efficienza.
Ognuna di queste realizzazioni prevede delle spese, decisamente onerose, che non riguardano solo i contribuenti. Guardiamo l’altra parte, quella delle imprese edilizie e, ancora più a monte, quella di fornitori e produttori.
Comandano le leggi basilari del mercato: se un incentivo viene garantito sul breve-medio termine piuttosto che sul medio-lungo periodo, la produzione dei materiali verrà tarata sulla possibile richiesta entro una certa data; se questa data viene spostata, la domanda aumenta, ma la produzione non riesce a stare al passo e i prezzi lievitano. Con buona pace di fornitori e, a valle, dei clienti, che vedono eroso il massimale di spesa da utilizzare.

 

Superbonus: prospettive a lungo termine

Non solo: ricordiamo che l’impresa è un’attività che prevede un rischio, più o meno calcolato, da considerare anche per il settore tecnico edilizio. Oltre alla detrazione diretta in dichiarazione dei redditi, il Superbonus 110% offre anche la possibilità per i clienti/contribuenti di richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito: questo significa un impegno notevole dal punto di vista economico, da parte di imprese edili e fornitori.
Una visione più a lungo termine sul Superbonus permetterebbe sicuramente una migliore pianificazione per tutti:

  • per i produttori, nell’approvvigionamento di materie prime e nella realizzazione delle forniture;
  • per le attività del settore (imprese di costruzioni e fornitori materiali), nelle tempistiche di realizzazione e nella definizione del budget/plafond da destinare al Superbonus;
  • per tecnici e progettisti, spesso alle prese con tanta burocrazia e poco tempo a disposizione per svolgere il proprio lavoro.